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Progetti: Biblioteca digitale Digital library project

( English abstract below)

Biblioteca digitale

Una base dati organica di immagini digitali

La Biblioteca estense universitaria si è impegnata nella sperimentazione e nella gestione delle immagini digitali sin dai primi anni Novanta: i risultati di quest'esperienza sono ora a disposizione degli utenti.
Con il nome di Teca digitale si fa riferimento alla base dati in cui confluiscono e vengono organizzate soprattutto immagini digitali (normalmente a 300 PPI) provenienti da varie fonti (progetti specifici, edizioni di facsimili, richieste di riproduzione pagate dagli utenti), liberamente accessibili, su schermi di grandi dimensioni, dalle postazioni nella Sala consultazione rari della biblioteca.
Dal 2010, grazie alla collaborazione dell'Archivio di stato di Modena, la biblioteca può ricorrere regolarmente a un fotografo in organico all'amministrazione, insieme al quale si sono studiate le migliori modalità di ripresa, nei limiti concessi dalle risorse disponibili.
Al gennaio 2013, la base, in continua crescita, conta quasi 230.000 immagini (fra cui un terzo dell'Archivio muratoriano), per circa 750 GB complessivi. Una parte minima parte di queste immagini è disponibile in PDF, in dimensioni ridotte, nella sezione Immagini di questo sito.

Oltre a salvaguardare gli originali, privilegiando la consultazione del digitale quando non sia strettamente necessario l'accesso all'originale, si arricchiscono così le possibilità per gli studiosi.
Chi studia un manoscritto può, per esempio, confrontarne altri in formato digitale: mentre il regolamento non consente di consultare contemporaneamente più manoscritti in originale, con il ricorso alle riproduzioni è enormemente facilitata la collazione dei manoscritti.

Questo tipo di organizzazione consente fra l'altro di azzerare i tempi di risposta nel caso di richieste di riproduzioni di immagini già in archivio.
Ma con la teca non vengono gestite solo immagini statiche: la Carta degli stati estensi, grazie a un progetto specifico, è consultabile in modo interattivo, e consente di navigare dinamicamente nelle varie parti della mappa, effettuando zoom per controllare dettagli e toponimi.
Dai file restaurati virtualmente sono poi state tratte stampe in scala 1:1, che anche in questo caso vengono date in consultazione, a scopo di tutela, a chiunque non abbia stretta necessità di studiare l'originale.

La teca infine non organizza solo riproduzioni di opere antiche, manoscritte o a stampa. È già possibile consultare e stampare la "Gazzetta di Modena", dall'annata 2010, in PDF anziché in microfilm.

L'elenco aggiornato delle ultime riproduzioni pubblicate è alla pagina
 Tutti gli ebook | All ebooks.

Per una presentazione dettagliata vedi Il trattamento delle immagini digitali alla Biblioteca estense universitaria di Modena (1990-2010) (PDF, 2.5 MB), da sito esterno Digitalia 2, 2010.

Un primo riassunto dell'esperienza della teca digitale: Terremoti reali, biblioteche virtuali (PDF, 1.6. MB), da sito esterno Digitalia 2, 2013.

 English abstract

A growing database of digital images

The BEU has been working in processing and handling of digital images since the Nineties, and now can share this experience to its users.

With the name of Biblioteca digitale (Digital library) we mean the evergrowing database where images converge and are organized. Images are usually taken at 300 PPI and come from many sources (projects, reproduction requests users have paid for, facsimilar reproductions), and they can be freely accessed in the library's intranet, by large widescreen monitors in the rare books room.

Thanks to Modena State Archives co-operation, since 2010 a photographer has been helping us. As of January 2013, some 230,000 images have been published in the intranet, summing up nearly 750 GB's.

In the intranet, images can be seen in JPEG format, using the IrfanView SW. Users can rotate the images, zoom in/out, edit/invert colors for consulting -- no changes will be saved. JPEG is not the one format being used: the Map of the States of the Estes (16th c.) can be browsed via a Quicktime presentation.

We've chosen the digital way for a few main reasons:
1. Originals are preserved from direct handling, unless a real need to consult the originals is proved.
2. Scholars and book lovers can study (and often download for free) digital copies of manuscripts and rare printed books which can hardly or by no means be found elsewehere, and can zoom in, looking at illuminations, text and scores with a definition definitely impossible with the original items.
3. When we're requested for images of our books, if we already heve them users can get them rather quickly. If we do not, we get them and include them in the database.
4. Digital images are better kept, copied, organized and retrieved than analog ones.

After the 2012 quake, which forced our library to close the public (and btw does not currenly let us get further reproductions), we are determined to let worldwide users know the heritage we keep, and have enhanced its publishing in the web: more and more images are going online in this site in PDF mid-resolution format (abut 1,500px the longest side, enough to get easily readable images). An up-to-date list can be found in the page
 Tutti gli ebook | All ebooks.

Creazione: 30.1.2012 - Aggiornamento: 9.1.2017 - Homepage BEU - Condizioni di utilizzo Terms of use